“Inviolabili confini” Collettiva a cura di Alessia Ferraro

"Inviolabili confini" Collettiva a cura di Alessia Ferraro
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Quando
Date(s) - 02/03/2018 - 08/03/2018
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Dove
Medina Roma


Inviolabili confini collettiva a cura di Alessia Ferraro

Dal 2 all’8 Marzo, in occasione della festa della donna, le sale dello spazio espositivo Medina Roma, in Via Angelo Poliziano 32-34, ospiteranno la collettiva Inviolabili confini, a cura di Alessia Ferraro. Gli artisti selezionati rappresentano, ognuno secondo il proprio stile, la sensuale forza del corpo femminile, in alcuni casi evocandolo tramite una violenza. Hanno tracciato loro stessi gli inviolabili confini, chi giocando con la luce, chi costruendo con il colore fino anche ad esplodere. Le loro opere inducono il visitatore a volerle toccare per sentirne l’energia. È un percorso espositivo che non vede la donna vittimizzata dalla brutalità del mondo, ma la eleva dignitosamente esaltandone la forza. Durante il vernissage gli ospiti saranno piacevolmente intrattenuti dalla performance musicale, tutta al femminile, del Trio Adamas. Con un banco degustazione vini di La Maison di Bacco.

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Vernissage: Venerdì 2 Marzo ore 18:00

Apertura al pubblico: 10:00-13:00 e 15:00-19:00

Inviolabili confini 

La sinuosa linea che percorre l’incavo di una schiena in posizione eretta, la leggera ombra che delinea i contorni di un cuore che pulsa, mani che accolgono senza stringere. La donna non nutre il bisogno di serrare un pugno e batterlo sul tavolo per produrre un rumore. Lei stessa contiene nelle curve del suo essere, tutta la prorompente energia per far risuonare le sue convinzioni; per risollevarsi a ogni inciampo. La sua forza, eroicamente saldata alla sua femminilita, è celata in ogni singola piega della pelle, nello scintillio dello sguardo.

Chi ferisce il corpo e la mente di una donna, si è sempre tenuto volontariamente lontano dall’immergersi totalmente nel suo animo; perchè solo chi si lascia travolgere dall’elettrica intensità delle sue movenze non ne sottovaluta le capacità e la potenza.

Potenza che spesso è la donna stessa a dimenticare, annichilita in un mondo troppo piccolo che la vuole relegata a ruoli troppo stretti. Si lascia plasmare dall’idea che gli altri hanno di lei; si affanna nel vano tentativo di compiacere le esigenze altrui e si abbandona stanca all’idea di non essere mai abbastanza per chiunque; dimenticandosi, invece, che l’unica persona a cui deve bastare è semplicemente se stessa.

Una donna, nel momento stesso in cui riconosce di essere forte, dovrebbe permettere che sia solo la luce a delineare i suoi limiti; i suoi gesti a musicare la sua storia; la sua voce a definirne la persona che è o intende diventare.

Serba, nel velluto pulsante della sua pelle, tutto l’esplosivo vigore per sottrarsi a una mano che mira, creando un violento varco, a sfregiarne l’orgoglio e sfilacciarne l’autostima. La bellezza, che l’avvolge e la soprende anche quando è tristemente accovacciata con la testa dolente tra le mani; è lo stimolo a volersi bene, ad abbracciarsi e ribellarsi alle violenti schegge di brutalità che la colgono di soprassalto. Una donna è in grado di cicatrizzare da sola le sue ferite e indossarle con fiera dignità; perchè esse sono il riflesso delle difficoltà con cui la vita l’ha fatta scontrare ma che ha saputo superare. Non vanno vergognosamente celate e taciute perchè è proprio nell’apparente fragilità di un dolore che si annida la forza più grande. Un corpo, superficialmente così delicato da far presumere di poterlo sottomettere a una prepotente veemenza; è invece, in grado di possedere un vortice di sensuale potenza.

La femminilità non è qui vittima del mondo, bensí combatte e si libera al di sopra della brutalità.

Chiede e pretende di essere ammirata ma non assaltata.  Alla fine non esiste l’attesa di impavidi salvatori; perchè le donne hanno nel loro intimo la capacità di salvarsi da sole. Una capacità soprendente e unica che conduce la donna ad alzare la testa; drizzare la schiena e tracciare i confini della propria inviolabilità.

Dott. ssa Alessia Ferraro

(curatrice, critica, esperta d’arte, perito ed attribuzionista; attualmente tiene un master in perizie ed attribuzioni di opere d’arte: https://www.medinaroma.com/events/master-di-perizie-e-attribuzione-di-opere-darte-a-cura-della-dott-ssa-alessia-ferraro/)

 

Gli artisti in mostra:

Agostino ColellaOrgoglio di donna, Olio su tela, 150×100 cm

Alessandro CostaNessuno scagli la prima pietra, Olio su tela, 80×70 cm

Federico CostantiniSaffico, Olio su tela, 60×90 cm

Gianmaria D’Andrea La Dea del Mare, Smalto su tela, 80×60 cm

Alexander Luigi Di MeglioBambina che gioca con il cerchio in piazza, Olio su tela trattata con sabbia, 50×70 cm

Giorgia Gigì – La donna lumaca, Tecnica mista, 100×100 cm

Alessia GiambartolomeiIl grido muto, Acrilico su tavola, 80×63,5 cm

Antonio Logarzo Senza titolo  e Senza Titolo , entrambe Stampa ai sali d’argento su carta baritata con viraggio al selenio, 24×30 cm

Carla PantanoTouch, Tecnica mista, 42×33 e Il fuoco Dentro, Tecnica mista 55×45

Mariella TissonePrigioniera 50×70 cm e Pensieri 40×50 cm, entrambe acrilico e smalto su tela

Aldo Vitturini Allusione 1 e Allusione 2, entrambe stampa contemporanea ai sali d’argento, 27×27 cm