Mauro Molinari Moody: overview sulla mostra

Mauro Molinari “Moody” – Testo di Aastha KandhariGiulia Cascià

La duplicità è uno degli elementi cardine della mostra di Mauro Molinari ed affonda le sue radici non solo nella tecnica impiegata dal sapore Pop – la Mixed Media Art – , ma soprattutto nel caotico scenario urbano popolato da figure grottesche in case affollate che suscitano reazioni contrastanti.

Proprio come il titolo della mostra ‘Moody’ il lavoro di Molinari può essere spesso malinconico o passare dall’essere gioioso a cupo. Infatti solo in apparenza è un mondo allegro e ironico perché dalle tele di Molinari emerge una realtà sfilacciata e frantumata che l’artista prova a ricucire. Fili pittorici simili a coriandoli, rielaborazione delle fibre tessili di Molinari, considerato un artista storico della Fiber Art, cadono come pioggia su un’umanità alienata e impaurita che ha perduto il senso comunitario dell’esistenza.

I colori violenti, le figure sproporzionate, i volti urlanti non sembrano offrire rassicurazioni, ma accentuano il caos della società che nelle tele di Molinari assume quasi le vesti di un fumetto.

La mostra è come una fiaba oscura…

…che inizia sempre in modo stravagante per rivelare solo in un secondo momento i temi più disturbanti. Sebbene il lavoro di Molinari non inizi con “c’era una volta” e non finisca nemmeno con la promessa di un lieto fine, svolge il ruolo di far guardare sempre più in profondità agli osservatori ciò che si nasconde dietro la facciata della felicità. Anche se c’è una sfera in cui la sua raccolta differisce notevolmente dalla fiaba, la sua arte si basa su esperienze umane reali, sulle sue esperienze e non su una fantasia intrecciata. Ergo non c’è spazio per dire cosa è morale e cosa non lo è, semplicemente è ciò che è.

Mauro Molinari

La narrazione di Molinari per questa mostra si basa su un altro tema ricorrente: il tema della complessità. La complessità sta nelle minuzie della sua pittura e nel suo uso di colori vivaci con sfumature più scure e sagome nere. Tutto diretto alla sovrastimolazione delle emozioni finalizzata, con ogni probabilità, ad alimentare sentimenti che durano più a lungo di una singola emozione in un gioco paradossale tra l’astrazione e la figurazione, per poi stabilirsi sull’astrazione come fosse un piacevole sogno dal sapore agrodolce.

Aastha Kandhari

Giulia Cascià

Mauro Molinari “Moody”

References

Segui le pagine Medina Art Gallery sui social: Facebook, Instagram e Youtube.

Contatti: Qui tutti i riferimenti!