Mauro Molle for C.A.S.E. at Gatsby

Nell’ambito del progetto C.A.S.E. Contemporary Art Sparkling Event, Mercoledì 23 Novembre 2022 alle ore 19, opening della mostra di Mauro Molle al Gatsby Cafè – Piazza Vittorio Emanuele II 106 a Roma. A cura di Gianluca Carchia fino al 6 Dicembre.

Mauro Molle

 

Le strutturazioni pittoriche di Mauro Molle, testo di Gianluca Carchia

I dipinti di Molle sono l’esempio della volontà e della necessità di ricercare un nuovo linguaggio per interpretare il mondo contemporaneo. Nelle sue opere si può rintracciare la quotidianità che emerge dal costante “bombardamento”, al quale tutti siamo sottoposti, di immagini e icone pseudo Pop. La pittura quindi, sia come linguaggio espressivo, che come codice di lettura del reale.

Molle, oltre ad essere artista è anche esteta. In questo modo egli indaga il campo visivo percependolo come un precipitato artistico dove coglie i frammenti e i ricordi, che poi vengono giustapposti per creare nuove interpretazioni. Donne e uomini, animali e oggetti, vengono estrapolati dal loro contesto e portati sulla tela per metterli in relazione reciproca e studiarne la struttura. Il risultato è un dipinto completo che ha una sua personale organizzazione, dove ogni meccanismo fa la sua parte e, relazionandosi con gli altri, crea l’opera.

Come un moderno Hieronymus Bosch, egli parte dal reale e, secondo la teoria di Leibniz del calcolo combinatorio, compone sulla tela ricercando un nuovo significato e una nuova identità, sia dei soggetti scelti che della sua arte. Il percorso artistico di Molle ruota intorno alle decostruzioni fisiche e letterali, qui culmina con le serie Little Monochromatic Stories e Little Stories, dove gli umani e gli animali scelti vengono raffigurati durante le loro attività comuni. Una combinazione, questa, che permette di raffigurare diverse identità che mutano e di raffigurarle in un continuo divenire. L’opera, quindi, si risolve per stratificazioni di significato e non di forma, dato che le immagini sono combinate sulla tela e non sovrapposte.

Proprio come ne “Le Città invisibili” di Italo Calvino, il significato del singolo soggetto viene manipolato e ricontestualizzato in rapporto ad un altro elemento, senza perdere la propria originalità. Infatti, ogni dipinto è diverso dagli altri ma l’obiettivo è comune: creare un nuovo linguaggio artistico per interpretare la realtà.

Lo strutturalismo di Calvino e Roland Barthes ha affrontato lo studio della stratificazione del linguaggio e dei suoi registri, analizzando il grado di entropia delle opere artistiche. Il tempo interno delle opere di Molle si nutre della dicotomia che esiste tra uomo e animale, i quali si presentano come frammenti separati che il caso unisce. Il mondo, infatti, si nutre di queste parti separate che si intercambiano. Tuttavia, in Molle il caso non è un elemento di disturbo ma di costruzione, perché nell’era dell’informatizzazione è il fattore che costituisce la realtà.

La stratificazione e la riformulazione linguistica coinvolgono anche la strutturazione del fondo. Le lettere del titolo delle opere si disperdono per distogliere l’attenzione dal significato nominale dell’opera. Una eredità delle Avanguardie storiche che permette all’artista di esplorare il presente, destrutturarlo e ricostruirlo secondo la sua visione.

Gianluca Carchia

References

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