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Luigi Ballarin

Analizzando la critica di Giuseppe Salerno, ritroviamo l’orientamento per poterci calare tra i colori, le forme ed iprofumi delle suggestioni islamiche di Ballarin. In primo luogo Salerno descrive per l’artista veneto “…un percorso di conoscenza capace di generare quell’amore che, illuminando l’universo, relega nell’ombra l’ignoranza, l’odio e l’indifferenza…”; percorso grazie al quale viene creata “…un’atmosfera universale di
preghiera, spiritualità e mistero; che suona come temporanea presa di distanza dalle vicende terrene…”. Una vera e propria catarsi in cui “…Luigi Ballarin non è più il veneziano di prima ma non si è trasformato neanche in uomo dell’Islam. E’ un ponte che supera ed incontra le singole culture, dando vita ad opere/luoghi di incontro e commistione, guadagnando pienamente la sua visione dall’alto…”.
Giuseppe Salerno