ORIZZONTI PERDUTI di Maria Teresa Prestigiacomo

Quando
Date(s) - 30/11/2018 - 06/12/2018
Tutto il giorno
Dove
Medina Roma
ORIZZONTI PERDUTI di Maria Teresa Prestigiacomo
Dal 30 Novembre al 6 Dicembre 2018, presso gli spazi Medina Roma, la mostra d’arte collettiva ORIZZONTI PERDUTI di Maria Teresa Prestigiacomo. Nord/Sud: Italia e Francia a confronto.
Un Progetto dell’Accademia Euromediterranea delle Arti (art and book events in Europe) e del Presidente prof.ssa Maria Teresa Prestigiacomo (direttrice Red Carpet Magazine e Critico d’Arte).
Curatrice: prof.ssa Maria Teresa Prestigiacomo
Madrine dell’evento la Dott.ssa Sara Iannone e l’Avv. Loredana Nuccetelli
Vernissage: Venerdì 30 Novembre 2018 ore 18
Apertura al pubblico: Lun – Ven 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00
Scrive il critico prof. Maria Teresa Prestigiacomo…
Prendendo spunto dal noto e profondo testo di una canzone di Franco Battiato, dal titolo La Stagione dell’amore, abbiamo inteso attribuire alla mostra il titolo Orizzonti Perduti. Ricordandone gli struggenti versi ”…gli orizzonti perduti, non ritornano mai…”, ci piace iniziare questo nostro viaggio verso la scoperta di questi orizzonti d’arte in pittura e fotografia. Orizzonti come ricordi di emozioni vissute che non ritorneranno mai. Se non attraverso quel filo di memoria che tesse la tela dell’arte. Con i suoi colori, con le sue nuances, sfumature dell’anima ed i colori nella memoria di quegli orizzonti; ormai perduti ma, attraverso l’arte, ritrovati, rivissuti e sognati.
I pittori si diversificano totalmente, in genere e stile: la mostra si presenta variegata, libera da un tema conduttore vero e proprio: riscontriamo le forme di astrattismo composito della pittrice francese Rosie Joséphine Longhi de Boüard, l’iperrealismo barocco di Salvo Priolo nei suoi paladini di Francia nonchè nelle sue nature morte, l’espressionismo emozionale di Elena Bullo e di Viviana Soranno. Poi la ricerca di orizzonti perduti nell’archeologia di Alba Rosa Montanari con il paese come metafora del “guscio”; le sensazioni ed emozioni di donna in Federica Rampazzo ed i fiori di Antonella Gargano. Ancora le donne, i fiori e la musica tradotta in un’arcana poesia-pittorica dall’iraniana Afsané Mitus.
Una mostra composita ed accattivante che evoca sicuramente La Tempesta di William Shakespeare: “Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni…e nel tempo e nello spazio di un sogno è racchiusa tutta la nostra breve esistenza”.
OSPITE D’ONORE con le sue opere, la pittrice francese
- Rosie Joséphine Longhi De Boüard
AWARD ART 2019 (Trofeo realizzato in pietra lavica dallo scultore Tony Misuraca)
Partecipano:
- La pittrice iraniana Afasané Mitus
- I pittori siciliani
- Antonella Gargano
- Salvo Priolo
- Gli amici artisti friulani a Roma
- Elena Bullo
- Alba Rosa Montanari
- Federica Rampazzo
- Viviana Soranno