Tiziana Contino con testo di Giancarlo Carpi
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Date(s) - 10/01/2025 - 16/01/2025
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Dal 10 al 16 Gennaio 2025 Medina Art Gallery presenta la mostra personale di TIZIANA CONTINO Sacred Conversation nella gallery di Via Angelo Poliziano 4-6 a Roma, con testo curatoriale e presentazione a cura dello storico d’Arte Giancarlo Carpi.
Opening Event Venerdì 10 Gennaio 2025 alle ore 18
Giancarlo Carpi analizzo il lavoro di Tiziana Contino
La nuova serie di lavori di Tiziana Contino mette alla prova il non facile tentativo di rendere percepibile il tema del sacro in una dimensione della contemporaneità dell’immagine digitale. Né risulta una specie di sublime digitale che pure si riannoda alla citazione dei classici rinascimentali presenti come riferimento indiretto. L’intuizione visiva è molto semplice ed efficace, una fusione di pittura cosmica, dalla lunga tradizione artistica, almeno dal futurista Prampolini (che pure la legò al Sacro) a Fontana utilizzando la sacralità del colore oro. Un altro effetto resistente e di invenzione è conservare l’ampiezza di masse astratte che contengono e si fondono con una iconografia dei quadri sacri.
Questo livello di incorporazione tra astrazione e soggetto ha in realtà una lunga storia che va dal futurismo di Balla (la ricostruzione astratto-analogica dell’universo), fino poi alla dimensione dei “simulazionista” degli anni 80, in chiave però critica alla postmodernità. Qui invece la possibile concettualità dell’operazione lascia più spazio all’impatto visivo ed estetico a me sembra in una sontuosità positiva. In verità il tema del cosmo potrebbe e dovrebbe trasmettere quella siderale distanza appunto anche di “terrore” del sublime romantico. E ancora di più se a questo tema del Cosmo si unisce e confonde con quello del Sacro e dunque di un trascendente cosmico. Ma l’artista ripeto ha avuto questa felice intuizione di rileggere la tradizione dei fondi oro che è una tradizione tutta umana e terrestre, così quella distanza siderea è in qualche modo umanizzata e familiarizzata dalla tradizione dell’Arte.
La serie del 2024…
…si affida nuovamente a una architettura formale – anche di colori semitrasparenti – che ha di mira l’impatto estetico positivo. In trascendental landscape 02 – 03 – 04 ad esempio, la prospettiva potrebbe sembrare anche dal basso in alto verso questa cornice di cieli di diverso colore – già qui una intuizione, cieli diversi non nuvole. E questa prospettiva anche se per un attimo parrebbe costringere sembra piuttosto un “abbraccio” di cieli appunto non umani – forse divini – sicché quello tanto terrestre in alto a sinistra non è un punto di fuga: i cieli sacri sono in basso, già sulla Terra.
Giancarlo Carpi
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